Mazze da golf putter: cosa sono?
Le mazze da golf putter sono le più usate della sacca. Un principiante dovrebbe aspettarsi due putt ogni green, per un totale di 36, mentre un professionista di campionato ne fa in media 28 o 29. Ogni giro però è cosa a sé: a volte al neofita potrà capitar di chiuderlo con 29 putt, mentre un professionista rischierà di perdere tutto per averne fatti 35. E’ questo che rende il putt così frustrante e meraviglioso al tempo stesso. Un principiante non è certo in grado di colpire la palla e farla volare regolarmente 270 m come un professionista, ma può chiudere il giro con un put da 9 m proprio come quest ultimo. Puttare mette tutti sullo stesso livello e si basa principalmente su due fattori chiave:
- La linea e la camminata sono gli elementi chiave da considerare mentre si studia il putt
- Senza la giusta camminata, la linea conta poco: senza la giusta linea, anche la camminata conta poco
In ultima analisi, puttare è una questione di sensazioni e valutazione. La tecnica, in termini relativi, gioca un ruolo secondario. Tanti golfisti usano lo stesso putter per anni: altri lo cambiano ogni settimana.
Non importa come, i giocatori fanno qualunque cosa permetta loro di andare in buca. Avere tatto e una buona sensazione di gioco. in ogni caso, aiuta a dare la velocità giusta alla palla, che no é cosa da poco.
Inizialmente i putter erano costruiti per produrre colpi secchi, ma col tempo gli esperti hanno capito che erano più difficili da controllare. Così sono Stati introdotti due nuovi tipi di minar: duelli in metalli leggeri, e quelli con inserti che agiscono da cuscinetto per la palla.
Come con i ferri, i progettisti hanno sperimentato la distribuzione del peso sul putter per ridurre il carico di vibrazione nella testa nel caso la palla venga colpita in modo poco centrato, procedimento detto “appesantimento tacco punta”, in cui il peso viene aggiunto alle due estremità della testa per dare stabilità.
Ciò che rende difficile il puttare è capire la quantità di swing necessaria. Se tutti i green fossero perfettamente piani, tutti i putt andrebbero dritti e sarebbero facili da giocare. E’ qui che la struttura del putter può venirvi incontro: molti di essi, infatti, sono provvisti di aiuti per l’allineamento sotto torma di punti, linee o addirittura cerchi.
Pace: la camminata prima di puttare
I passi successivi per diventare un puttatore migliore sono trovare la corretta camminata sulla linea del putt e imparare a leggere i green. Un giocatore potrà anche avere i migliori putt al mondo e colpirli sempre sulla linea desiderata con la camminata perfetta, ma se la linea è sbagliata – suoi tiri non andranno in buca.
Lunghezza
Una volta soddisfatti della testa del putter, rimangono altre opzioni da considerare. Una è la lunghezza. Lo standard di fabbrica é 90 cm, ma può variare a seconda della lunghezza delle braccia del giocatore e della sua posizione sulla palla.
Grip – La presa
Il grip del putter è diverso rispetto agli altri bastoni: la parte frontale deve essere piatta, mentre il resto del set ha una presa circolare.
Un grip piatto sul davanti è perfetto per posizionare entrambi i pollici sullo shaft, cosa che aiuta a tenere la faccia del putter dritta durante il colpo. I grip variano a seconda della grandezza della mano.
Stili
I giocatori sanno che il putt é un colpo di notevole importanza per il punteggio, e i produttori sanno come provvedere ai golfisti e ai loro diversi modi di puttare. Uno dei modi più comuni di puttare è quello in cui le braccia penzolano e il giocatore dondola le spallevper caricare potenza. Ora esistono anche altri stili, ad esempio con i putter personalizzati dallo shaft molto lungo, allineando il putter sotto al mento, che si comporta come un’ancora, lo si lascia oscillare da parte a parte. Un’altra variante é tenerlo sul petto o sullo stomaco e ancorarlo da lì.
Posizione della palla
Uno degli scopi principali èraggiungere la miglior rotazione possibile nel putt, che si ottiene tenendo la palla sul terreno. Il posizionamento della palla è fondamentale perché ne determina la reazione nel primo 5 o 10% del viaggio. Idealmente, essa deve cominciare a rotolare il prima possibile, per rimanere sulla linea designata. Mettere la palla appena in avanti rispetto al centro e di poco indietro dal tallone sinistro permette di colpirla in modo molto leggero verso l’alto. Questo movimento crea topspin e la fa rotolare più veloce, ma non immediatamente per la forza ricevuta dal putter.
Anche se la faccia del bastone Si muove più lenta che in qualsiasi altro colpo,la palla si alza leggermente in avanti nell’aria senza backspin né topspin: l’effetto e la rotazione avvengono solo a contatto col terreno. Mettere la palla troppo indietro o troppo in avanti provoca un colpo che la fa rimbalzare diverse volte prima che cominci a roteare – cosa che non sempre è visibile. Ciò riduce la velocità, e il giocatore deve colpire più forte per coprire la distanza dalla buca, rischiando di perdere il controllo.
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