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Mazze da golf: ieri e oggi

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storia delle mazze da golf

Mazze da golf: le prime forgiate a mano in legno

Un giocatore di golf ha a disposizione centinaia di modelli di bastoni, ma può portarne nella sacca solo 14, per cui è importante sceglierli bene per risparmiare tempo e denaro. La personalizzazione è un aspetto particolarmente approfondito: la tecnica vale poco se l’attrezzatura non è adeguata. Ecco perché i professionisti in tutto il mondo si fanno adattare i bastoni in base a come fanno lo swing all’interno di centri specializzati che lavorano con l’ausilio del computer. Questo dà loro maggiori opportunità sul campo e la sicurezza di usare degli strumenti esclusivi e su misura. Come in molti altri sport, tutto ruota intorno ai soldi. I professionisti vogliono migliorare lo score per guadagnare più premi, quindi più denaro. I produttori, a loro volta, vogliono che questi giochino bene con le loro attrezzature per avere una maggiore esposizione mediatica e incrementare le vendite. Le aziende così producono mazze da golf più facili da utilizzare per giocatori medi e, dato il numero crescente di persone che si interessano al gioco in tutto il mondo, ci sono milioni di golfisti felici di comprare il modello più all’avanguardia, se credono che possa togliere un punto o due al loro handicap. In ogni caso, quando si gioca a golf, ciò che conta è prima di tutto, divertirsi.

La storia delle mazze da golf

Le mazze da golf hanno oltre 400 anni. Le primissime furono costruite a mano in Scozia e hanno un aspetto bizzarro se paragonate a quelle moderne. In particolare le prime mazze da golf avevano:

  • un lungo “naso” che serviva come driver
  • i legni da fairway erano per i colpi usati a medio raggio
  • si usavano cucchiai per i tiri più corti
  • i niblick, mazze con la spatola in ferro, erano l’equivalente dei moderni wedge
  • il cleek assomigliava a un putter dei nostri giorni

Le teste delle prime mazze da golf erano in legno di faggio e gli shaft in frassino o nocciolo; i due pezzi erano tenuti insieme da una stecca legata stretta con delle cinghie di pelle. Molto costosi, questi bastoni erano riservati a una minoranza di fortunati che potevano permetterseli. I primi segnali che qualcosa stava cambiando si ebbero nel 1750, quando i costruttori cominciarono a usare il metallo per le mazze niblick, in modo da renderle più durevoli ed evitare anche le frequenti rotture. Nel 1826 sperimentarono il noce americano per la produzione degli shaft, che venne subito adottato per la sua resistenza. Dal 1900 il persimmon, importati dagli Stati Uniti, andò a rimpiazzare il faggio e altri legni duri nelle teste dei bastoni. L’alternativa era l’alluminio. Nel 1902 fu introdotto il primo ferro con le scanalature nella faccia, nel tentativo di aumentare lo spin.

Le prime mazze da golf in ferro

Sebbene i primi esperimenti con l’acciaio risalgano all’inizio del 1890, venne legalizzato solo nel 1829 e già lo US open del 1931 fu vinto con shaft in acciaio. Oggi le teste dei ferri sono in acciaio stampato o forgiato e gli shaft in acciaio o grafite, mentre la maggioranza dei legni da farway ha teste in acciaio, per via delle loro dimensioni ridotte.

Nonostante le mazze da golf attuali, per aspetto e tecnica costruttiva, possono assomigliare a quelle di decenni fa, sono molte le scoperte e le invenzioni che hanno fatto del golf uno sport moderno

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